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Autore del Liber mitis è uno scienziato finora ignoto, Guido d'Arezzo, che per primo trasferì le conoscenze di Avicenna alla manualistica medica. Il Liber si può definire complessivamente un trattato sulle purghe, ma contiene anche altri elementi clinici: eziologia (studio della cause delle malattie), diagnosi e farmacopea, con molte ricette su come preparare purghe, elettuari, digestivi e lassativi. A dispetto della sua diffusione limitata e della sua conservazione così precaria, il Liber riveste un ruolo di primo piano nella storia della medicina italiana.